Bitcoin, Ethereum, Ripple, Litecoin, Verge etc. Cosa sono, quale tecnologia c’è dietro, come comprarle / scambiarle / usarle per investimento. Quali opportunità e quali rischi comportano
Quinto capitolo
La Cina pronta a lanciare una criptovaluta nazionale.. ed anche l’Iran
La Cina sta per lanciare una sua criptovaluta che a differenza del bitcoin sarà interamente sotto il controllo del governo ????
La data ufficiale non è ancora stata rivelata ma sarebbe già “in corso”
Lo scopo è sempre lo stesso: cercare di diminuire la dipendenza della propria economia dal dollaro, anche se l’obiettivo più ambizioso sarebbe quello di creare una piattaforma “mobile” per sostituire completamente il “denaro liquido” circolante nel territorio. Naturalmente lo stato potrà aumentare il controllo su tutto…
Pensione con le criptovalute ?
Avrò la pensione? A che età? Quando potrò smettere di lavorare? Quanto prenderò? Potrò vivere dignitosamente? Queste domande ce le facciamo quasi tutti, e le risposte purtroppo o non ci sono o sono scoraggianti.
E allora che si fa? Beh, molti hanno deciso di ricorrere a strumenti integrativi offerti in genere da banche e assicurazioni. Si paga un po’ di più per avere un reddito migliore quando sarà il momento. Nemmeno in questo caso ci sono garanzie assolute, sono pur sempre prodotti finanziari. Sono tutelati da alcune garanzie legali, ma non bisogna pensare che siano una protezione assoluta.
Oggi esiste un’altra possibilità, le criptovalute. Solo a vedere la parola a qualcuno viene la pelle d’oca, e c’è chi starà già scrivendo “bolla bolla bolla” nei commenti. Ma a ben guardare, forse non è più rischioso costruirsi una pensione su Bitcoin che farlo tramite un’assicurazione. Perché anche assicurazioni e banche possono fallire e lasciarti in braghe di tela; anche un intero Stato, se è per quello.
Stabilito che niente è assoluto e che nessun investimento è garantito al 100%, le criptovalute rappresentano una via possibile per garantirsi una pensione dignitosa.
Pensione con le criptovalute : Perché è una buona idea
Costa poco. Si può partire anche con solo qualche decina di euro, se non si ha di più. E aumentare il capitale un po’ alla volta se e quando è possibile. Rispetto a un piano pensionistico è un bel vantaggio per chi è molto giovane e non ha un reddito stabile – dunque non potrebbe pagare una rata mensile fissa. Ci sono delle commissioni da pagare per ogni transazione, ma in genere sono contenute.
Si risolve il problema della sfiducia verso banche, Stati e dirigenti politici. Le criptovalute si basano si sistemi matematici quasi impossibili da manipolare. Un soggetto unico che avesse interesse a far fallire un certo progetto non sarebbe in grado di farlo, o solo in condizioni quasi proibitive.
Vasta scelta. Esistono valute più affidabili di altre: Bitcoin, Ethereum, Bitcoin Cash, Ripple, ZCash e alcune altre valute hanno raggiunto una notevole solidità. Investire in queste dovrebbe garantire una buona resa almeno a medio termine.
È come un conto risparmio vecchio stile. Non serve fare transazioni ogni giorno, con ritmi forsennati tipo Di Caprio in The Wolf of Wall Street. Si può tranquillamente comprare una valuta e aspettare, controllando di tanto in tanto come va.
Resa maggiore. Rispetto al normale mercato azionario, un investitore può realizzare profitti maggiori in meno tempo. Lo stesso vale per il risparmiatore che vuole farsi il classico materasso.
È sempre più semplice. Registrarsi a un exchange e cominciare a fare trading richiede pochi minuti e pochissime competenze.
Motore di cambiamento sociale. Come abbiamo avuto modo di affermare in altri articoli, la tecnologia Blockchain e il concetto di denaro senza banche e senza stati ha un potenziale rivoluzionario. Si può decidere di sposare un’idea, insieme all’investimento
Pensione con le criptovalute : Perché non è una buona idea
Siamo al Far West. Ci sono centinaia di criptovalute e sono tutte instabili. Probabilmente i governi del mondo interverranno in qualche modo, o almeno ci proveranno, ma per ora l’oscillazione del valore è in gran parte (se non totalmente) imprevedibile. Fare previsioni sui mercati tradizionali è un po’ più semplice.
La pagliuzza corta. Una qualsiasi criptovaluta potrebbe crollare da un giorno all’altro, anche l’intero mercato. C’è chi uscirà in tempo e ci guadagnerà e chi si ritroverà in fondo alla fila, senza niente a cui aggrapparsi. La volatilità è il rischio di ogni investimento, ma qui è (molto) maggiore.
Anarchia. Più o meno chiunque può creare una nuova Crypto, o aprire un nuovo exchange. Capire chi è affidabile e dove c’è convenienza può essere un lavoro a tempo pieno.
Complessità. Se entrare in partita è questione di pochi minuti, padroneggiare il campionato richiede molto studio. Bisogna investire tempo e risorse personali che non tutti hanno. Probabilmente i consulenti specializzati diventeranno sempre più numerosi, al pari di quelli che offrono servizi in borsa.
Nessuna assicurazione. Il denaro digitale fa gola ai ladri quanto quello tradizionale. Ma se vi rubano tutto, non ci sono programmi di garanzia a cui appellarsi. Con il denaro su un conto corrente bancario se un rapinatore porta via i contanti ci rimette la banca, non tu.
Maggiore volatilità. Rispetto al normale mercato borsistico, le Crypto sono ritenute maggiormente volatili. Succede spesso che ci siano rialzi o cali a due cifre nel giro di 24 ore. Molti suggeriscono, per questo, di aspettare a lungo per compensare.
Come e dove acquistare / vendere / scambiare criptovalute
Broker o Exchange ?
In giro per la rete si trovano moltissime pubblicità di E-Toro e altre piattaforme simili, spesso regolamentate, che offrono la possibilità di fare trading su criptovalute.
Queste piattaforme sono la peggior scelta possibile per un investitore di criptovalute, e sarebbe meglio puntare sugli exchange.
Vediamo perché:
Innanzitutto se fai trading su E-Toro o simili (IQ option, BD swiss o altre piattaforme) NON acquisti criptovalute ma prodotti finanziari chiamati CFD il cui valore è teoricamente legato a quello di qualche altro asset (in questo caso le crypto).
Quindi non hai nessun diritto; stai comprando qualcosa che non esiste, e che non puoi trasferire liberamente.
In un Exchange vendi e compri crypto insieme a decine di migliaia di altri utenti. Chiunque può inserire un ordine di acquisto o vendita. In un broker invece la tua controparte, quella che ti fornisce liquidità, è il borker stesso. Questo vuol dire che il broker ha interesse che tu perda denaro (è lui che ci guadagna). Di conseguenza, il rischio di truffe è molto elevato: il broker non è semplicemente quello che vi fornisce i servizi, è il vostro avversario che guadagna per ogni vostra perdita.
In un broker il mercato lo fa il Broker: I prezzi che vedete non sono reali, nel migliore dei casi sono un’approssimazione di quello che succede sul mercato. In particolare il broker potrebbe cercare di aumentare la propria liquidità aumentando lo spread tra i prezzi di acquisto e di vendita. Può farlo, tanto è lui il mercato!
Il trading con broker è costosissimo! Le commissioni di trading sono generalmente molto elevate. Sugli exchange si và in generale tra lo 0,1% e lo 0,25% per ordine; sui broker a volte molto di più. Senza contare che la differenza tra prezzi di acquisto e di vendita, come già detto, può essere anche del 2-5%, a seconda di quanto decide il broker, e quindi partite in gran svantaggio. Su un normale exchange non esiste spread, anche se di solito c’è una certa differenza tra i prezzi degli ordini di acquisto e di vendita. Potete inserire qualsiasi prezzo di acquisto/vendita
Gli exchange non chiudono nè di notte nè nei weekend. I Broker in molti casi invece sì.
Non fatevi incantare dall’idea che questi broker siano (spesso) regolamentati: anche molti exchange (ad esempio coinbase) hanno un qualche tipo di licenza.
I siti contengono e spesso si basano su tantissima pubblicità ingannevole: I Broker spiegano che le critpovalute sono una magica via per la ricchezza e che con i broker puoi arrivare più velocemente a questa ricchezza. Sembra ovvio che si facciano pubblicità, ma attenzione a entrare in questi siti: si tratta di trappole psicologiche con promesse irrealizzabili. Nessuno può garantire che il mercato salirà e non esistono magici trucchi per diventare ricchi in un giorno.
Exchangers
Gli Exchangers sono entità (piattaforme online) che permettono agli utenti di scambiare criptovalute tra loro o con altri assets o con valute FIAT (tradizionali) come ad es. € o $
● Sono simili ai tradizionali stock exchangers, ma con alcune differenze
● Non chiudono nei WE
● Le commissioni sono legate al volume di transazioni
Esistono 4 tipologie di Exchange
● CEX, DEX, Rivenditori di criptovalute e Fondi di criptovalute
● CEX: Exchange centralizzato La maggior parte degli operatori di criptovaluta che abbiamo già sentito nominare appartiene a questa tipologia, perché sono i più numerosi oggi in circolazione
Negli exchange centralizzati ogni transazione passa attraverso un’autorità centrale, ovvero il proprietario del singolo mercato. Questi exchange per guadagnare richiedono una commissione su ogni transazione eseguita. Potrebbero anche addebitarci una tassa percentuale in base all’importo che depositiamo o in caso di prelievo dei fondi
● DEX: Exchange decentralizzato Grazie all’utilizzo delle transazioni peer-to-peer, i DEX o exchange decentralizzati stanno acquistando popolarità. Negli exchange decentralizzati, le transazioni avvengono direttamente tra due investitori, eliminando la necessità di usare coppie valutarie predefinite. I due trader in gioco, infatti, possono creare qualsiasi coppia di valute stabilendo un prezzo. Così anche le truffe da parte di società che chiudono all’improvviso scappando con il malloppo non dovrebbero più essere un problema.
● Rivenditori: Si tratta sempre di exchange, che operano però in maniera simile a un rivenditore. Consentono agli utenti di acquistare e vendere criptovalute scambiandole con monete locali. In genere non hanno strutture commerciali
Fondi di criptovalute Funzionano come i fondi comuni di investimento: gli utenti possono affidare il proprio denaro a una società che fa compravendita di criptovalute. Una percentuale dei compensi che la società riceve dal trading viene riconosciuta ai clienti, in base alla cifra investita.
Attenzione! Molte delle società che offrono questo tipo di servizio oggi si basano su schemi Ponzi: modelli economici truffaldini dove solo chi sta in cima alla piramide guadagna. Alle vittime vengono promessi lauti compensi purché reclutino altri malcapitati.
Sono (ad es.) le tipiche email che promettono «lauti guadagni» in breve tempo..
Principali Exchangers
Qui si trova una classifica dei principali Exchangers con relativo commento e valutazione, e Qui altre informazioni
Si possono dividere in due grandi classi:
● Quelli che accettano valute FIAT (€, $, Yen)
● Kraken, Coinbase, Gemini, Cex.io
● Quelli che lavorano solo con criptovalute
Una Piattaforma europea : LiteBit
● Tratta molte criptovalute
● Accetta valute FIAT
● E’ presente per molte delle criptovalute un «wallet interno»
● Ha grafici di andamento assai semplificati
● Non gode comunque di molta stima (ha subito grossi furti, ha un differenziale acquisto / vendita molto elevato) anche se è una delle piattaforma più usate in Olanda
● Ha dei costi di transazione con la banca assai elevati e tempi mediamente lunghi
Litebit: Piattaforma europea per comprare / vendere / detenere criptovalute
Una piattaforma europea con molte criptovalute, accetta valuta in €
Bisogna iscriversi e certificare la propria identità inviando copia di un documento, bollette, etc. La verifica è in più «step» che permettono interazioni via via più approfondite, come acquisti di importi più elevati e/o vendite in minor tempo. L’ultimo step di verifica (TIER 3) consiste in documento, bollette che provino la residenza, carta di identità in mano al soggetto con relativa foto. Attendere alcuni giorni per la verifica dei documenti e IBAN della banca da cui fare partire gli accrediti. Una volta validata la documentazione si deve attivare la verifica in due step mediante Google Autenticator installato su cellulare Android (od equivalente per Apple). La attivazione è in questo caso immediata
Si può quindi procedere con l’acquisto di «crediti» : 1 credito = 1 €, mediante ad es. trasferimento bancario. Una volta scelto il numero di «crediti» da acquistare il sistema genera un codice che dovrà essere scritto nella ns. banca (quando si fa il bonifico verso LiteBit) alla voce «causale». Attendere 1 – 2 giorni per l’accredito dei «crediti» Una volta che i crediti compaiono nella ns. home page si può procedere con l’acquisto delle criptovalute desiderate, e questo processo è quasi immediato
Acquisto criptovalute su LiteBit
Una volta in possesso dei «crediti» sul ns account si può procedere all’acquisto di una qualunque delle criptovalute presenti sul sito
Queste hanno un prezzo di acquisto ed uno di vendita che sono MOLTO differenti (ad es. per 1 bitcoin si può arrivare ad oltre 100€ di differenza), ovvero in generale dal 5% – 8% o in certi casi anche di più
Molte di esse hanno un «wallet» presente su Litebit, ciò vuol dire che possono essere acquistate e mantenute sullo stesso sito che ci fornisce il «wallet» che altro non è che un indirizzo, della forma ad es: 12WAdos35yY4FGhWrtYUoilmK6gYuIolMkDFgDC
Il Wallet on-line è sempre meno sicuro di un Wallet hardware dedicato, ma inserendo una “buona” password (almeno 40 – 50 caratteri) si può stare relativamente tranquilli, per somme modeste
Ognuno di questi indirizzi è specifico per ogni cripto e non si può usare un wallet per una cripto diversa da quella da cui è previsto.
A volte per entrare viene richiesta la validazione dell’IP address, specie se si cambia spesso computer
Litebit : differenza tra buy / sell
Ultimissimi aggiornamenti e tendenze
Quanto ha bruciato la «cripto-bolla» (a settembre 2018)
(perdita su 1000 $ di investimento)
● Bitcoin : 570 $
● Ethereum : 710 $
● Ripple : 900 $
● Bitcoin Cash : 820 $
● LiteCoin : 850 $
● Monero : 750 $
● Cardano : 940 $
● Zcash : 840 $