La configurazione territoriale dell’Area vasta deve essere presidiata da strumenti o istituti di natura giuridica che ne garantiscano una amministrazione coordinata, efficiente e funzionale.
Nel proporre alcune considerazioni sul tema, occorre muovere dal quadro tracciato dalla legge 7 aprile 2014, n. 56, per incentrare l’attenzione proprio sulla dimensione funzionale delle attività esercitate dai soggetti a vario titolo operanti nell’amministrazione infra-regionale, ponendo l’accento sulla correlazione esistente tra organizzazione interna degli Enti, funzioni amministrative da esercitare e complessità territoriale, con particolare riferimento al contesto emiliano-romagnolo.
Procedendo secondo tali direttive, è utile muovere da una analisi in ordine ai rapporti intercorrenti tra gli organi dell’Ente intermedio, al fine di comprendere i riflessi di tali rapporti interni sui compiti amministrativi che Province e Città metropolitane devono in concreto svolgere sul territorio di pertinenza.
Sommario: 1. Premessa – 2. Quadro delle funzioni e riorganizzazione dell’Area vasta. Prospettive di municipalismo differenziato – 3. Il caso Emilia Romagna – 4. Principi di riferimento nell’ottica del regionalismo differenziato – 5. Conclusioni
<Leggi l’articolo di Guglielmo Bernabei>
(l’immagine è tratta da: http://www.cittadarte.emilia-romagna.it)