Le Mura di Ferrara – Invettiva contro il traffico n° 1 (Al modo delle foglie, CopyArt Ferrara 2013, pp. 73-75), di Saverio De Bartolo, già Ricercatore e Presidente di CDS Srl
Ho sempre visto di giorno
le Mura di Ferrara
Mi son tolto gli occhiali
e ho visto con altri occhi
le Mura illuminate dal sole del mattino.a
Mattoni cocenti di sole,
le Mura formano un recinto:
verde di prato, azzurro di cielo
Sopra le Mura spuntano
i campanili delle chiese,
le torri del Castello,
nella città che dorme,
nell’apparente silenzio
dannunziano.
Ma è una città che vive
il suo tempo frenetico:
Il centro storico: la gente che parla,
che cammina, che corre;
i negozi, le merci, le vetrine
Il centro dei pedoni
degli autobus vuoti e sornioni.
Nelle vie strette macchine in fila
silenziose, macchine dei residenti,
in attesa di partenze remote.
Nelle piazzette, i parcheggi
ripieni all’inverosimile.
Nei grandi parcheggi, macchine
in ordine nei riquadri azzurri.
Le strade laterali a senso vietato,
ora larghe, ora strette, macchine in sosta
in una fila, in doppia fila.
Macchine
nelle periferie sonnolente
assediano i cortili,
le vie di accesso, i porticati,
gli androni, i sottoscala.
Macchine
variopinte nell’Ospedale
nei viali interni
nelle strade d’intorno,
Macchine
nei cortili dei palazzi musei,
nelle vie d’accesso, nelle strade adiacenti,
Macchine
attorno a Piazza Ariostea,
attorno alla Certosa, alla stazione,
allo stadio, in Piazza del Castello
Macchine al freddo, al gelo,
al caldo fumiganti di benzina.
Traffico sulle vie principali,
sulle vie secondarie,
sulle circonvallazioni.
Rumore, polveri di strada e di ferodi,
gas di scarico: ossidi di carbonio,
e di azoto; fumi neri di olio diesel
sparati per terra da camion potenti.
E queste Mura,
belle, pulite, illuminate
circondate dal verde dei prati,
bellezza, vanto, storia di Ferrara.
L’ignaro turista pensa alla bellezza:
scienza, storia e architettura.
Ma le Mura nascondono la città
là dove Ferrara è brutta.
La città incapace di buttare
fuori le Mura ciò che la bellezza
uccide, e l’armonia del vivere.