Si ride per le tragicomiche avventure del rag. Fantozzi nell’apertura (domenica 29 novembre ore 16.05 ed ore 17.55 su RaiMovie) raccontate nei film “Fantozzi contro tutti” (1980) dove Paolo Villaggio oltre che attore è dietro la macchina da presa e in “Fantozzi subisce ancora” (1983) di Neri Parenti.
Una lotta tra due lavoratori per aspirare alla promozione in “Una carriera a tutti i costi” (2000) di Steven Conrad. I due contendenti sono assistenti in una drogheria ed aspirano a diventare manager all’interno di quella attività: lo programma RaiMovie nella notte, ore 1.30, tra domenica 29 e lunedì 30 novembre.
Nella stessa notte (ore 2.45 su Italia1) in “Bill Madyson” (1995) di Tamara Davis si potrà assistere alle vicende di Billy, figlio ventisettenne di un facoltoso albergatore che essendo stato estromesso dal padre in quanto lo ritiene un fannullone dovrà bruciare le tappe del percorso scolastico ripartendo dalle elementari.
Quattro film nella giornata di lunedì 30 novembre. A partire da “Romanzo popolare” (1974) dove Mario Monicelli ambienta nel mondo operaio una storia d’amore (con protagonisti Ornella Muti e Michele Placido) in cui emergono alcuni problemi sociali: nord/sud, uomo/donna. E’ in programma alle 6.55 su Cine34, canale in cui alle 8.50 si potrà vedere un altro film di Mario Monicelli “Donatella” (1955) che mette in scena la storia di una ragazza (Elsa Martinelli) fidanzata con un benzinaio (Walter Chiari) che, trovata una borsetta la riconsegna alla proprietaria, una ricchissima signora che per ricompensarla le assegna il compito di badare, durante una sua assenza, la villa in cui abita. Ma qui, Donatella incontra il ricco e beneducato Maurizio (Gabriele Ferzetti) per il quale lascia il benzinaio. Alle 21.10 Paramount Network programma “Il segreto di Natale” (2014) di Peter Sullivan dove una bella dottoressa non ottenendo la posizione lavorativa desiderata si trasferisce in uno sperduto villaggio dell’Alaska dove troverà l’amore, e nella notte, ore 2.10, tra lunedì 30 novembre e martedì 1 dicembre Cine34 trasmette “Papà diventa mamma” (1952) di e con il popolarissimo Aldo Fabrizi che con questo film chiude la trilogia dedicata alla Famiglia Passaguai.
Una valanga di film nella giornata di martedì 1 dicembre: ben 10. Si incomincia alle 16. 35 su RaiMovie con “Sangue sulla luna”(1948) di Robert Wise, western ambientato nel mondo degli allevatori di bestiame. Per proseguire alle 18.55 su Cine34 con “Acqua e sapone” ( 1983), di Carlo Verdone che lo vediamo anche come attore nel ruolo di un bidello che si sostituisce a Padre Spinetti nell’accogliere, da precettore, una fotomodella americana (Natasha Hovey) in arrivo a Roma con la madre. E, in prima serata alle 20.05 su RaiMovie con il cortometraggio “ Il circo è fallito” (1932) in cui Stan Laurel e Oliver Hardy , cioè Stanlio e Ollio, lavorano in un circo combinando guai, a cui fa seguito (ore 20.35) l’altro cortometraggio “La scala musicale” in cui Stanlio e Ollio sono due proprietari di una ditta di traslochi incaricati da un professore per trasportare un pianoforte: visti i personaggi ne succedono di tutti i colori. Si continua nella giornata, con la possibilità di vedere (ore 21.10, Rai Premium) “ E alla fine l’amore” (2018) di Susanna Salonen dove un rampante project manager trova ostacoli a concludere un grosso affare nell’incontro di una sua ex fiamma. Alle 23.00 su RaiPremium il film ”Katie Fforde: il bacio del ricordo” (2019) di Frauke Thielecke, con protagonisti Maggie e il padre : una gestisce una piccola agenzia di viaggi e l’altro fa la guida turistica. Tutto procede con tranquillità, fino a quando non arriva un ordine di sfratto. Su Cielo (ore 23.15) “Histoire d’O – Ritorno a Roissy” dove il celebre personaggio erotico viene ingaggiata dai rivali per neutralizzare un industriale concorrente. La programmazione della giornata è ancora lunga: alle 23.15 Cine34 “ Sharm el Sheik – Un’estate indimenticabile” (2010) di Ugo Fabrizio Giordano dove Fabio (Enrico Brignano) porta la famiglia nel luogo di vacanza del suo principale (Giorgio Panariello) nel tentativo estremo di non perdere il lavoro; alle 23.15 sul canale TV8 “Santa’s Boots” ( 2018) di Shawn Tolleson in cui Holly, prendendosi una pausa dal suo lavoro, diventerà Babbo Natale all’interno del negozio gestito dal padre. Ed alle 24.00 su Rai5 “ What’s going on -The life &Death of Marvin Gaye” (2005) di Jeremy Marre che ricostruisce, con l’aiuto di materiale d’archivio, la vita del musicista rovinata da un’esistenza tormentata, segnata dall’abuso di droghe .
Tanti ancora ( una dozzina) i film in TV che riguardano il mondo del lavoro. Ci limiteremo a segnalare, in ordine di programmazione, tre opere importanti della Storia del cinema. Di Luchino Visconti è il capolavoro “Rocco e i suoi fratelli” (1960) che viene trasmesso su RaiMovie nella notte, ore 1.10, tra giovedì 3 e venerdì 4 dicembre. Racconta le vicende di una famiglia del Sud, nella Milano del boom economico: un potente affresco sullo sradicamento dei meridionali . Protagonisti, la madre (un’intensa interpretazione di Katina Paxinou) e cinque fratelli. Il film ebbe avventure censorie a causa della scena di stupro di Nadia (Annie Girardot) da parte di Simone (Renato Salvatori) perché l’aveva abbandonato a favore del fratello Rocco (Alain Delon): i proiezionisti furono costretti ad annerire la scena. Altro capolavoro è “Hobson il tiranno” ( notte, ore 5.00, tra venerdì 4 e sabato 5 dicembre su RaiMovie), un film diretto da David Lean nel 1954 dove il proprietario di un fiorente negozio di scarpe è dispotico nei confronti del ciabattino le cui capacità fanno la fortuna del negozio e delle figlie. Il padrone tiranno è Charles Laughton (il famoso gobbo del “Notre Dame”, 1939, di William Dieterle), la cui interpretazione dà molto forza al film. Ed in questa panoramica spicca anche “Il ferroviere” (Sabato 5 dicembre ore 21.15 RaiStoria) dove Pietro Germi , oltre a dirigerlo nel 1956, lo interpreta fornendo una figura indimenticabile di un uomo in crisi in famiglia e con i compagni di lavoro, che incomincia a bere e frequentare prostitute, ma che si riconcilia con tutti quando cade ammalato, ma è troppo tardi perché la sua vita terrena ha termine. Un film che rischia di scivolare nel patetismo ma che ricostruisce con umanità il mondo operaio. Un film che ha avuto un ottimo successo di pubblico e tanti premi.