Alcuni film importanti sul rapporto Cinema e Lavoro alla 77′ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. A partire da un film che nella Sezione “Venezia 77” ha ottenuto il Premio Speciale della Giuria, presieduta dall’attrice australiana Cate Blanchett. Ci riferiamo a “Dorogie Tovarischi!” (Cari Compagni) di Andrei Konchalovsky, regista che nei suoi film racconta ansie e contraddizioni della Russia contemporanea. Come fa anche con “Cari compagni” che è incentrato su una donna, membro del partito comunista di Novocherkassk, i cui ideali cominciano a scricchiolare quando assiste a una sparatoria su degli operai di una fabbrica di locomotive che stavano protestando per l’aumento del prezzo di carne e burro e le sempre più dure condizioni lavorative imposte per aumentare la produzione, ordinata dal governo per reprimere lo sciopero.
Molti i feriti ed i dispersi, un vero massacro, e fra le persone di cui non si hanno notizie vi è anche la figlia. Che lei va a trovare tra i tumuli di cadaveri occultati in un campo sotto falso nome affinché non venissero mai ritrovati. Tra essi però non c’è la figlia da lei cercata in un’affannosa quanto rischiosa ricerca poiché la vediamo apparire all’improvviso in famiglia. Un evento che cambierà per sempre la visione del mondo da parte della donna. Non una fiction di pura invenzione, ma un’opera basata su un fatto realmente accaduto in quella cittadina russa il 2 giugno del 1962 e secretato fino agli anni Novanta.
Alla realtà è anche legato il film di Susanna Nicchiarelli “Miss Marx”, cioè la figlia più piccola di Karl Marx l’autore di “Il Capitale”. Una persona , di cui la regista, evidenzia ,oltre alle vicende personali, di essere stata tra le prime donne ad avvicinare i temi del femminismo e del socialismo, di aver partecipato alle lotte operaie, di aver combattuto per i diritti delle donne e l’abolizione del lavoro minorile. “Il ritratto di una donna fortissima”, dichiara la regista, che si era rivelata nel 2009 proprio alla Mostra di Venezia con il film “Cosmonauta”, nella quale però la forza delle convinzioni poteva sbriciolarsi di fronte alla sfera emotiva”.
Il cinema si interessa anche di un’altra donna coraggiosa. Si tratta di un personaggio illustre della vita italiana che è stata Presidente della Camera“ per tre legislature tra il 1979 e il 1992. In “Nilde Iotti, il tempo delle donne” (presentato a “Le Giornate degli Autori”), il regista Peter Marcias ne evidenzia le faticose battaglie da lei intraprese che sono alle origini dei diritti delle donne: la interpreta Paola Cortellesi.
La trasformazione del mondo rurale in agriturismo nella corsa al business è al centro di “Assandira” di Salvatore Mereu, presentato “Fuori Concorso”. Un film che prende l’avvio da un incendio dove ci lascia la vita il figlio di Costantino (interpretato in maniera eccezionale dallo scrittore sardo Gavino Ledda) dal quale si si era fatto convincere, anche sotto la spinta ambiziosa della nuora tedesca, a trasformare la sua terra sarda ,che prima era dedita al pascolo delle pecore, in agriturismo, ad uso e consumo dei turisti nordeuropei.
La storia dei Vigili del Fuoco è raccontata in “Fuoco Sacro” di Antonio Maria Castaldo. Un docu-film (presentato, come Evento, “Fuori Concorso”) che nasce dalla domanda “Che cosa spinge uomini e donne a rischiare la propria vita per salvare quella degli altri” alla quale si dà riposta attraverso la voce dei protagonisti che, in mezzo secolo di storia, hanno affrontato con abnegazione e competenza le più grandi calamità che l’Italia ha tragicamente vissuto sulla propria pelle. Con “Fuoco Sacro” ha dichiarato il regista “ho voluto onorare tutti quegli uomini e quelle donne che con amore e competenza hanno fatto diventare il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco un’eccellenza italiana riconosciuta in tutto il mondo.
Il racconto della vita di un uomo, Salvatore Ferragamo, che ha creato scarpe per i più grandi divi di Hollywood è, invece, nel documentario di Luca Guadagnino “Salvatore”- Shoemaker of Dreams” (Salvatore – Calzolaio dei sogni). Due ore di film per raccontare una vita nella quale si intrecciano la storia dell’emigrazione italiana e quella del sogno americano, partendo dai diari che Salvatore Ferragamo ha lasciato. “Un materiale ricchissimo, dichiara il regista, incredibile, denso di aneddoti, dettagli, un racconto di vita nella quale si intrecciano mille temi” che gli consente, come si vede nel film, di attraversare anche la storia stessa di Hollywood, rendendo omaggio al cinema. La vicenda di un uomo che partito da un piccolo paese del Sud Italia (Bonito, in Irpinia) raggiunge il successo ad Hollywood, superando anche la crisi del 1929 in America, e ritornando poi ad operare in Italia, a Firenze.
Altro personaggio all’attenzione del cinema è “Greta” di Nathan Grossman incentrato sulla studentessa svedese di 15 anni Greta Thunberg che nell’agosto del 2018 inizia uno sciopero per il clima che nel giro di un mese si trasforma in un movimento globale. Il film vuol raccontare la storia del suo modo di pensare nel tentativo di rappresentare il mondo dal suo punto di vista. Il film è stato presentato “Fuori Concorso”, mentre alle “Giornate degli Autori” si è visto “Spaccapietre – Una promessa” di Gianluca e Massimiliano De Serio, un film sul bracciantato partendo dal ricordo degli autori della nonna paterna morta a soli 33 anni mentre lavorava come bracciante a giornata sotto un caporale, nella Puglia del 1958.