Obiettivo industriale
Dimostrare che le materie plastiche sono in grado di supportare la crescita di business circolari se opportunamente e convenientemente usate. L’adozione dell’ Eco-Design all’inizio di ogni iniziativa industriale dovrebbe consentire di definire la destinazione dei prodotti a fine vita garantendo il loro crescente riutilizzo, in particolare mediante il riciclo meccanico.
Introduzione
L’idea della proposta è quella di organizzare un progetto relativo al riciclo meccanico delle materie plastiche, o meglio, di articoli, componenti, oggetti in materiale plastico al termine del loro ciclo di vita, il cosiddetto “post consumo”. A seconda dell’evoluzione della presente proposta, l’iniziativa potrebbe essere indirizzata verso una o più delle seguenti forme organizzative:
· progetto pilota
· start up
· spin off
· altra
Tuttavia nella fase iniziale la formazione di un progetto ad hoc sembrerebbe rappresentare lo strumento operativo più adeguato.
Background
E’ pressoché inutile ricordare il successo che le materie plastiche hanno raggiunto, in termini commerciali: il mercato mondiale si aggira attualmente intorno ai 400 milioni di tonnellate ed è in continua crescita. L’elevata domanda è soprattutto dovuta al favorevole rapporto prezzo/prestazioni offerto dalle materie plastiche, grazie alle loro eccellenti proprietà fisico-meccaniche e di lavorabilità. Il modello di sviluppo, basato sull’ECONOMIA LINEARE (“estrarre, produrre, utilizzare, gettare), in essere ormai da più di 150 anni, ha purtroppo favorito la formazione di scarti e rifiuti, come se le risorse del pianeta fossero disponibili in quantità illimitata. Anche la plastica ha subìto lo stesso trattamento, con il risultato che oggi soltanto il 15% del consumo mondiale di plastica trova qualche impiego al termine del ciclo di vita del prodotto.
Tutto questo è avvenuto nonostante la maggior parte dei polimeri presentino proprietà ecologiche e ambientali superiori a pressoché tutti gli altri materiali (sono disponibili numerosi e autorevoli studi che confermano queste affermazioni). Dalle considerazioni fatte e dal dibattito oggi in essere sulla strategia legata all’ECONOMIA CIRCOLARE, dovrebbe ragionevolmente, e tassativamente, discendere la necessità di un utilizzo delle materie plastiche che sia in grado di capitalizzare e sfruttare massicciamente e nel minor tempo possibile la idoneità della plastica ad essere riciclata meccanicamente.
A questo scopo vengono di seguito analizzati quelli che oggi rappresentano i principali ostacoli al riciclo della plastica.
· la plastica comprende molte famiglie di materiali differenti soprattutto per composizione chimica (polimeri) che presentano proprietà differenti le une dalle altre. Anche all’interno delle singole famiglie si trovano tipi con proprietà differenti, seppure più attenuate.
· la raccolta che differenzia i materiali plastici per tipologie omogenee è oggi una operazione complessa e costosa
· la produzione di plastica riciclata di buona qualità risulta difficile
· i prezzi della plastica come materiale secondo raramente giustificano l’operazione di riciclaggio meccanico (scarsa competitività con materiale vergine)
In conclusione la crescita della domanda di plastica riciclata è assai modesta.
Proposta
Per entrare nella parte propositiva della presente nota prendiamo come esempio un tipo dei polimeri più utilizzati: il Polipropilene, sottolineando tuttavia che l’ approccio qui suggerito può essere applicato alla maggioranza dei polimeri.
POLIPROPILENE (PP) E RICICLO MECCANICO
a) Profilo del polimero:
- è il polimero singolo più utilizzato a livello mondiale (intorno ai 60 milioni di tonnellate)
- presenta un favorevolissimo rapporto costo (prezzo) /prestazioni in pressoché tutte le numerosissime applicazioni in cui trova impiego (elevata competitività)
- grazie alla sua composizione chimica (carbonio e idrogeno), alla tecnologia e al processo di produzione (particolarmente avanzati), il PP può giocare un ruolo importante come materia prima circolare, presentando vantaggi in tutte le fasi del ciclo di vita (L.C.A.) grazie al consumo energetico estremamente basso, all’assenza pressoché totale di inquinamento e alla sua idoneità al riciclo meccanico.
Fatta questa premessa, la realizzazione di una “Business idea” avente come obiettivo la semplificazione della raccolta di prodotti (articoli, componenti, etc.) post consumo che consenta di disporre di materiale omogeneo da riciclare in quantità sufficienti da giustificare gli investimenti necessari, potrebbe consentire la produzione di PP riciclato da proporre sul mercato per le applicazioni con esso realizzabili, affiancando sul mercato omologhi tipi di prodotti vergini.
Questo risultato potrebbe essere raggiunto, nel caso del PP considerando ad esempio come tecnologia di trasformazione lo stampaggio ad iniezione utilizzata in campo automobilistico, dei casalinghi, dei giocattoli, dell’arredamento per esterni, della valigeria etc. Occorre coinvolgere società che operano lungo le filiere industriali di questi settori che utilizzano simili tipi di PP e decidono di collaborare per la raccolta dei loro prodotti a fine vita e per realizzarne di materia prima-seconda da essere riciclata all’interno del team (closed loop), ovvero per la produzione di materia prima-seconda da esitare sul mercato.
Si tratta di un progetto esplorativo che potrebbe consentire il raggiungimento di obiettivi di importanza strategica come ad esempio:
- revisione del giudizio popolare demonizzante sulla plastica
- rivedere la strategia di sviluppo dei materiali plastici : opportunità anziché problema
- utilizzo appropriato dei polimeri per aumentare la circolarità di iniziative industriali
- rendere circolare una volume crescente di plastica tradizionale creando “moduli settoriali” sempre più ampi che utilizzino in maniera generalizzata ed efficace la tecnica dell’ Eco-Design.
b) possibile piano di azioni
Vista la natura tecnico, politica e scientifica della proposta si ritiene utile coinvolgere rappresentanti delle Istituzioni e dell’Università locali, per poi proseguire come segue:
- identificazione di potenziali candidati interessati al progetto
- ricerca da condurre negli ambiti specializzati iniziando nel campo del PP (aggiungendo altri polimeri strada facendo se necessario, o se del caso sin dall’inizio ): produttori di PP, trasformatori, utilizzatori degli articoli, end-user (se necessario)
- studiare con i candidati disponibili come procedere definendo la composizione del team e assegnando compiti preliminari per dare inizio al progetto
Alcune considerazioni generali favorevoli alla circolarità dei materiali plastici
· è pressoché impossibile pensare ad un mondo senza plastica
· tutte le iniziative che rendono circolare l’uso della plastica vanno implementate
· il riciclo meccanico non sarà l’unico modo per recuperare la plastica post consumo, promettente sembra essere anche il riciclo chimico
· le direttive europee nonché alcune normative nazionali stabiliscono livelli e tempistiche molto esigenti per il recupero delle materie plastiche post consumo
· sono prevedibili incentivi e defiscalizzazioni iniziali per promuovere l’economia circolare
· la scarsità di materie prime e la crescita esorbitante della popolazione del pianeta imporranno cambiamenti di paradigma nel sistema di produrre e soprattutto di consumare (maggiore standardizzazione dell’offerta che renderà sempre più agevole la differenziazione dei materiali plastici)
· Si stanno sviluppando tecnologie innovative per la produzione di polimeri riciclati meccanicamente con qualità fino ad ora non raggiungibili con estrusori tradizionali.