Il ragazzo Jerry Calà è il protagonista del film di Franco Amurri “Il ragazzo del Pony Express” (1986) dove il comico veronese , pur essendosi laureato con il massimo dei voti, non riesce a trovare lavoro. Dovrà accontentarsi di fare il Pony Express, ma gli serve la moto. Si servirà dei soldi di uno scippo involontario: in uno scontro con una ragazza in bicicletta, Claudia, gli rimane in mano la sua borsetta. Ma tra i due ( lei è Isabella Ferrari) nascerà poi una storia d’amore. Una commedia su un problema ancora oggi attuale, con protagonista un Jerry Calà che cavalca l’onda del successo televisivo: in programma domenica 28 giugno, ore 21.10 su Cine34 con replica sabato 4 luglio alle ore 17.25 sullo stesso canale).
Un film importante, da Storia del cinema, nella giornata di giovedì 2 luglio ( ore 14,15 La7). Ci riferiamo a “Fronte del porto”(1954) di Elia Kazan con protagonista Marlon Brando (premiato con l’Oscar, così come il regista, l’attrice Eva Marie Saint, il direttore della fotografia Boris Kaufman e l’autore del soggetto e sceneggiatura Budd Schulberg) nel ruolo di Terry, un ex pugile che fa parte insieme al fratello (Rod Steiger) di una gang capeggiata dal boss del sindacato portuale (Lee J. Cobb). Per amore di Edie (Eva Marie Saint), la sorella di un operaio ucciso perché voleva il rispetto dei propri diritti, Terry accetta di testimoniare contro il gangster e passa dalla parte dei lavoratori. Viene lasciato dalla ragazza quando scopre il “ mestiere” che esercita, ma Terry dopo la morte di un altro portuale testimonierà, convinto da padre Barry (Karl Malden), contro il gangster rendendo noto a tutti la sua posizione poiché il processo viene trasmesso in televisione. Ciò gli procurerà l’isolamento poiché i suoi compagni lo mollano non perdonandogli di aver rotto l’equilibrio dell’omertà. Ma il giovane , oltre alla denuncia, affronta il boss in un corpo a corpo avendo la meglio. Riconquisterà la ragazza e gli operai che si accoderanno a lui , pesto e barcollante. Un film in cui emergono con forza le implicazioni sociali e morali, con un’ambientazione di grande squallore che la fotografia in una luce invernale di Kaufman rende molto suggestiva.
Il licenziamento professionale per nascondere un problema esistenziale. Succede in “Philadelphia” (1993) di Jonathan Demm (in programma sabato 4 luglio alle 21.15 su La7). Avviene negli anni ’90 ad un giovane e brillantissimo avvocato (Tom Hanks) che viene licenziato da un prestigioso studio legale per inadempienza professionale, in realtà perché malato di AIDS. Troverà a difenderlo un collega di colore. Vincerà la causa, ma morirà poco dopo. Quello di Demm non vuole essere però un film su chi è colpito dall’AIDS, ma sul pregiudizio . Oscar a Tom Hansks ed a Bruce Springsteen per la canzone, diventata famosa, “Street of Philadelphia”.
Anche questa settimana replica di alcuni film già trasmessi di recente. Domenica 28 giugno (ore 17.30, RaiMovie) “Tutti pazzi per Rose” (2012) di Régis Roinsard, con la protagonista che vuole diventare segretaria contro il volere del padre: sostenuta dal suo datore di lavoro parteciperà come dattilografa ad una gara di velocità.
Sempre domenica (ore 18, La7) il film “Annapolis”(2006) di Justin Lin con James Franco che dovrà affrontare un addestramento durissimo per realizzare il suo sogno di entrare in Marina. In replica anche (venerdì, ore 19.30 su RaiMovie) il film del 1983 di Pier Francesco Pingitore “Sfrattato cerca casa equo canone” con il comico del “Bagaglino” Pippo Franco che, cassaintegrato, troverà alloggio con la famiglia in un cimitero.