Tra i tanti dati quelli più attendibili sulle tendenze in atto sono i morti per Cov Sars2, anche se bisogna considerare che il metodo di classificazione è diverso da Paese a Paese. Per esempio in Germania sono classificati morti per Cov Sars2 solo quelli deceduti senza altre patologie pregresse, mentre in Italia, Francia, Spagna anche quelli con patologie pregresse. Questo spiega la grande differenza nei tassi di letalità (morti su contagiati). Indipendentemente dalle diverse classificazioni (che ovviamente sono costanti per singolo Paese) è interessante vedere la tendenza da inizio a fine aprile.
I morti per milione di abitante ovviamente vanno crescendo col tempo per ogni Paese. I valori più alti (al 25 aprile) sono in Belgio, Spagna, Italia e Francia. Per quanto riguarda invece il trend di discesa (in atto ovunque da inizio a fine aprile sia per il lockdown, sia per le nuove cure con farmaci anticoagulanti che ora vengono fatte ai primi sintomi e a casa, per merito di medici clinici che hanno sperimentato sul campo) è stata calcolata la media dei morti giornaliera da inizio a fine aprile. Per l’Italia per esempio si è passati da una media di 4,7 morti al giorno (dal 2 al 12 aprile) a 1,7 (dal 17 al 25 aprile). La Spagna ha avuto la discesa più forte (da 8,3 a 1,6). In questa discesa i risultati migliori sono nell’ordine: Spagna, Italia, Francia, Svizzera, mentre i peggiori sono di Irlanda, Svezia, USA. Negli Stati Uniti si è passati da 36 morti al giorno (dal 2 al 12 aprile) a 5,2 (dal 17 al 25) anche se al 25 aprile gli USA hanno 157 morti per milione di abitanti rispetto, per esempio, ai 482 dell’Italia (circa un terzo).
(l’immagine è tratta da: http://www.cittadarte.emilia-romagna.it/storie/la-linea-gotica-dove-la-memoria-si-trasforma-in-speranza)