L’annuario 2019 rileva una condizione della città di Comacchio sostanzialmente in controtendenza rispetto alle aree del cosiddetto Basso Ferrarese, che sembrano nuovamente avere imboccato un percorso di relativo declino, economico e sociale, anche in considerazione della avvenuta perdita di coordinamento territoriale che la Provincia offriva ai Comuni e alle realtà locali.
Da questa considerazione, le nostre analisi prefigurano la possibilità che la città di Comacchio possa assumere un ruolo leader , relativo certo di una area comunque in tensione, e tuttavia ancora in grado di rappresentare una potenziale risorsa territoriale e insediativa . In tal senso la provocazione che si è immaginata e sottoposta al confronto locale, e’ quella di una decisa e robusta , quanto radicale, azione di riconversione e riqualificazione del sistema urbano della costa, che abbiamo chiamato “lodo dei Lidi”, a significa appunto la necessità ormai inderogabile di un accordo tra le componenti pubbliche e private locali e non locali per una prospettiva nuova di riassetto. La demolizione di un campione significativo di stock edilizio sulla prima linea di costa e la sua sostituzione in aree arretrate, liberando spazi fisici alla riqualificazione urbana, tramite strumenti che il diritto urbanistico e la nuova legge regionale in materia consentono, sono il nucleo centrale della nostra provocazione. Nella più ampia esposizione già contenuta nella edizione 2019 dell’Annuario sono descritte meglio le fasi auspicabili di questo “accordo”, che durante la serata comacchiese , presente il Sindaco Fabbri, abbiamo voluto ribadire , con un riscontro di interesse e curiosità.
L’Annuario 2020 proseguirà in questo sforzo di analisi, tentando di offrire nuovi elementi di riflessione in materia, con l’auspicio di ritrovare nuove adesioni alle nostre …provocazioni.