Il premio Nobel per l’Economia è andato agli economisti Abhijit Banerjee, Esther Duflo e Michael Kremer per «il loro lavoro mirato a cercare un nuovo approccio per trovare risposte affidabili su come alleviare la povertà». Tutti e tre, infatti, lavorano da anni sul tema della povertà estrema e su quali siano i modi migliori per combatterla, spesso compiendo ricerche sul campo, in particolare in India e in numerosi paesi africani.
I tre economisti insigniti, l’indiano Banerjee (58 anni) e la francese Duflo (46 anni) lavorano a Cambridge (US), Kremer (55 anni) a Harvard; sono giovani per un Nobel e sono stati premiati in quanto pionieri dell’applicazione del metodo sperimentale all’economia dello sviluppo. L’Accademia svedese prende atto che l’economia non è una scienza esatta e dà il meglio di sé quando affronta i problemi col metodo scientifico sperimentale. Per esempio affrontando il tema della povertà sulla base dell’analisi dei risultati di quanto fatto in passato, per capire, prima di metterle in atto, quali politiche ottengano i migliori risultati.